
Storicamente per
Garfagnana si intende la porzione della valle del fiume Serchio che dalla sorgente arriva fino alla localita'
Ponte di Campia, nei pressi di Gallicano dove termina una lunga strozzatura che la divide dalla Media Valle;
La difficolta' di collegamento con i maggiori centri urbani ha caratterizzato la Garfagnana fino a pochi decenni fa, quando fu costruita la SR 445 e ne ha condizionato la storia e lo sviluppo. Oggi si tende a considerare parte della Garfagnana tutta la valle di Serchio fino quasi alle porte di Lucca.
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA ( distanza 2 km)
Castelnuovo di Garfagnana e' il capoluogo ed il cuore della verde Garfagnana che costituisce la parte settentrionale della valle del fiume Serchio, racchiusa tra i contrafforti delle Alpi Apuane e dell'Appennino. Dista da Lucca circa 45 Km.
Le prime memorie documentate del paese di Castelnuovo risalgono all'anno 740 quando era un piccolo villaggio; nel 872 il paese possedeva già delle mura castellane. Nel corso del Medio Evo fu contesa tra gli stati adiacenti, in particolare i Pisani e i Lucchesi.
La parte più antica della Rocca risale al XI secolo e da lì si sviluppò poi il complesso fortificato. Nel XIV secolo venne ampliata la cinta muraria ma fu nel 1430 quando si sottomise volontariamente agli Estensi che raggiunse il massimo sviluppo. Castelnuovo divenne quindi capoluogo della provincia e anche i poeti Ludovico Ariosto (1522-1525) e Fulvio Testi (1640-1642) ne furono governatori. Nel 1850 avvenne l'annessione plebiscitaria al Piemonte e nel 1860 al Regno d'Italia. La Rocca si presenta oggi in veste sostanzialmente rinascimentale, risultato di continue ristrutturazioni ed adeguamenti.
Il Duomo e' sito all'interno delle mura ed e' dedicato ai Santi Pietro e Paolo. Le prime origini risalgono al X secolo, ma l'attuale edificio fu riedificato sull'antica chiesa romanica agli inizi del 1500. L'epoca barocca apportò modifiche al colonnato interno conservando l'austera facciata e numerosi danni furono fatti durante la seconda guerra mondiale. Conserva tutt'ora pregevoli opere come la Pala di San Giuseppe, terracotta invetrata di scuola robbiana, un SS. Crocefisso, scultura lignea del XV secolo detto "il Cristo nero", la Madonna con Santi, tela del Ghirlandaio, una cornice marmorea della bottega lucchese del Civitali e vari dipinti seicenteschi.
La
Fortezza di Monte Alfonso sorge poco fuori del paese, costruita verso la fine del 1500 in opposizione alla
Rocca di Castiglione e per offrire alla cittadina un rifugio sicuro e difesa in caso di attacco ed assedio. Realizzata su un progetto dell'architetto Antonio Pasi, e' formata da una cinta muraria lunga più di un km con sette baluardi collocati in modo asimmetrico per adeguarsi alle caratteristiche del terreno. All'interno si trovano sette edifici anticamente destinati alle truppe.
L´ingresso principale e' caratterizzato da un loggiato sovrapposto alle mura Attorno al colle e' attrezzato un percorso che consente un'escursione nel verde intorno alla fortificazione.
Il Convento di San Giuseppe fu iniziato nel 1632 e conserva il monumento funebre del duca di Modena Alfonso III che abbandonò il trono per la vita monastica e qui morì nel 1644.
Il
Museo Archeologico offre un'ampia documentazione dell'Alta Val di Serchio ed in particolare su due periodi particolarmente importanti per i reperti ritrovati in zona: il Mesolitico (8000-45000 a C) e l'età' del ferro che propone reperti del popolo ligure-apuano dal IV secolo AC all'occupazione romana.
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA (8 km)
La storia di
Castiglione prende avvio da un accampamento costruito dai Romani sul territorio strappato ai Liguri-Apuani e si sviluppa in epoca longobarda e franca. Per trovare notizie certe sulle vicende vissute da Castiglione bisogna varcare l'anno 1000, periodo in cui il paese si presenta già incastellato come è tutt'oggi con la Rocca, l'abitato cresciuto tutto attorno e difeso successivamente da una cinta di mura e torrioni (1371).
Molti furono gli assedi che Castiglione dovette subire dal 1170 che provocarono grandi distruzioni. Nei secoli XIV e XV passò in proprietà ai pisani e quindi si sottomise spontaneamente ai d'Este. Nel XVII secolo Castiglione fu avversario di Modena con cui si scontrò più volte. Sotto Napoleone la Garfagnana viene riunita, ma successivamente Castiglione passò sotto il Duca di Modena fino all'unita' d'Italia.
Le mura circondano completamente l'antico abitato nel quale ci sono pregevoli opere medievali come la chiesa di S. Pietro, i torrioni e la Rocca. Sono visibili le ampie feritoie utilizzate per le balestre da postazione. Fuori paese da vedere il ponte medievale presso il vecchio mulino, sull'antica strada per S. Pellegrino.
PARCO NATURALE DELL'ORECCHIELLA (18 km)
Il parco si estende per oltre 50 km quadrati e raggiunge l'altezza massima di 2054 metri sulle creste dell'Appennino Tosco-emiliano, dalle quali si gode un panorama mozzafiato sulla Val di Serchio e sull'altopiano di Campaiana. L'asprezza della Pania di Corfino e l'unicità del Colle di Sassorosso si contrappongono alla dolcezza dell'altopiano con i suoi prati ed i suoi boschi, ricco di sorgenti e zone palustri.
La fauna del parco e' considerevole e spazia dall'aquila reale, al falco e a vari rapaci comuni e a 130 specie di uccelli; inoltre mufloni, cervi, caprioli, cinghiali e il lupo appenninico, da poco tornato in zona. Sono presenti numerosi sentieri per il trecking, il mountain biking e le passeggiate a cavallo.
Alle pendici della
Pania di Corfino e' stato creato un Orto Botanico per preservare le specie floreali autoctone rare o in via di estinzione, nonché piante utilizzate nella tradizionale medicina popolare e nell'alimentazione della zona.
SAN PELLEGRINO IN ALPE (30 km)
S. Pellegrino in Alpe si trova a 1525 metri sul livello del mare ed e' il paese abitato più alto di tutto l'Appennino, un tempo in un punto strategico che collegava il Nord Italia con il resto della penisola.
Il paese conserva tuttora le antiche caratteristiche alpestri, dominato dal complesso architettonico del Santuario e dell'antico Ospitale. Le origini della Chiesa sono incerte e il primo documento scritto che la riguarda risale all'inizio del XII secolo. Al suo interno è conservata un urna in marmo che raccoglie le spoglie di San Pellegrino e San Bianco.
Presso le antiche sale dell'Ospitale è allestito un museo etnografico, che offre una ricca documentazione della civiltà contadina di queste terre e rappresenta una delle più importanti raccolte dell’Italia centrale. Il museo si sviluppa in quattordici ampie sale, ognuna delle quali esprime un determinato ambiente di vita o di lavoro con note esplicative sull'utilizzo delle centinaia di attrezzi esposti.
ISOLA SANTA (15 km)
L’origine del nome viene fatto risalire alla sua posizione geografica incassata tra i monti ed all’esistenza di un “hospitale” che accoglieva i viandanti che attraversavano le Alpi Apuane e per i quali rappresentava un passaggio obbligato. Si hanno notizie certe a partire dal 1260, ma la sua nascita è certamente più antica.
Prima della costruzione del lago artificiale il paese sovrastava l'antica strada di fondo valle e alcuni storici asseriscono che fosse un piccolo borgo fortificato, un “posto di guardia” in una valle particolarmente stretta e sovrastato da una torre. Il collegamento della piccola comunità con i centri più vicini era tremendamente disagevole. Questa condizione di isolamento e disagio e' stata mantenuta da Isola Santa e dai piccoli borghi vicini fino a qualche decennio fa quando è stata costruita la strada del Cipollaio che collega la Garfagnana alla Versilia.
Poi nel 1949 venne costruita la diga per lo sfruttamento idroelettrico delle acque del fiume e che causò gravi problemi di stabilità all’abitato che si spopolò completamente, lasciando un borgo quasi intatto e irreale.
ALPI APUANE - ALTOPIANO DELLA VETRICIA - CAMPOCATINO - MONTE FORATO - ANTRO DEL CORCHIA (20 km)
Le Apuane sono definite Alpi per la loro morfologia e si snodano parallele alla costa tirrenica innalzandosi fino a quasi 2000 metri. Le montagne sono di natura calcarea e durante il loro sollevamento dal fondo del mare nel Mesozoico furono soggette a particolari pressioni e sollecitazioni che dettero origine ai giacimenti di marmo. Sono ancora evidenti estesi esempi di carsismo dovuti agli agenti atmosferici e alle glaciazioni che rendono il territorio unico; il suo valore assoluto e' riconosciuto dall'UNESCO e sotto la protezione di un parco naturale. Nei crepacci più profondi e riparati e' ancora presente la neve perenne.
L'Altopiano della Vetricia è una zona bellissima delle Alpi Apuane, un ampio pianoro roccioso compreso tra i 1.300 e i 1.500 metri, ed e' ricco di evidenti esempi di fenomeni carsici ed una intensa fratturazione verticale, con campi solcati, crepacci, voragini, doline e massi erratici, con le rocce che hanno subito l'azione erosiva degli agenti atmosferici e che qui assumono forme veramente particolari.
La
Valle di Campocatino è un luogo fra i più suggestivi dal punto di vista naturalistico ed ambientale delle Alpi Apuane. L'antico villaggio era utilizzato in passato dai pastori per la transumanza e si trova al centro di una conca glaciale, da cui deriva il nome. La valle e' oggi un'oasi della LIPU ed e' attraversata da un sentiero naturalistico.
Il
Monte Forato e' costituito da due vette gemelle, collegate tra loro da un ciclopico arco naturale scavato nella roccia calcarea dall'azione erosiva delle intemperie. Dalla vetta si gode un panorama molto ampio sulle vette delle Alpi Apuane, sulla Versilia ed il mare e dal lato opposto sulla Valle del Serchio.
L'abbondanza di precipitazioni meteoriche e la presenza di rocce solubili hanno favorito lo svilupparsi di un sistema di condotti carsici con ambienti di rara e suggestiva bellezza, ricchi in concrezioni calcaree di svariate colorazioni.
LAGO DI VAGLI (15 km)
I primi insediamenti in zona risalgono agli etruschi attorno al IV secolo ma e' dal medio evo che si hanno notizie documentate del paese che segue le vicende storiche della Garfagnana passando di mano tra lucchesi e pisani.
Nel XV secolo il paese passò sotto gli Estensi fino alla fine del XVIII secolo. All'inizio del XX secolo iniziò l'attività' di escavazione del marmo nel territorio adiacente al paese, sul versante garfagnino delle Apuane. Negli anni cinquanta fu alzato il livello della diga e del lago artificiale, che e' uno dei più grandi d'Europa; le acque sommersero alcuni piccoli borghi abitati, i cui abitanti furono trasferiti più a valle o emigrarono. Ogni 10 anni il lago viene svuotato per manutenzione ed e' visitabile l'antico abitato di Fabbriche di Careggine che torna alla luce e si presenta ancora in buone condizioni.
GROTTA DEL VENTO - EREMO DI CALOMINI (20 km)
Situata al centro di una delle zone più selvagge del parco delle Alpi Apuane, la Grotta del Vento offre al visitatore un panorama completo sul carsismo sotterraneo, iniziato qua più di 20000 anni fa e tuttora in corso. Ha uno sviluppo esplorato di 4500 metri e vari percorsi turistici e sicuri da 1 a 3 ore di durata e con dislivelli fino a 125 metri, con una varietà unica in Europa. La grotta e' divisa in tre parti , nettamente differenziate per caratteristiche morfologiche: la prima e' pianeggiante e ricca di concrezioni calcaree; la seconda inizia con un baratro ed e' percorsa da un fiume sotterraneo; la terza ha ampie sale e grandi pozzi verticali.
L'Eremo di Calomini, sovrasta la strada che porta alla Grotta del vento, sotto una grande parete di roccia. Dal 1361 si ha notizia dell'esistenza della Chiesa chiamata S. Maria ad Martyres, dove si venerava la Madonna della Penna abbozzata in una statua di legno di salice, ancora esistente e oggetto di devozione. E' probabile però che il romitorio esistesse già nei secoli XI e XII, epoca in cui fiorì la vita ascetica e contemplativa.
Il Santuario è scavato quasi interamente nella roccia ed è aggraziato all'interno da stucchi artistici rappresentanti i simboli della Beata Vergine. All'esterno il portico è arricchito da archi e colonne in due ordini sovrapposti. Il tutto è incorniciato dalla roccia bianco azzurra, nonché da boschi di lecci. Il silenzio pressoché totale e i ruscelli abbondanti contribuiscono a rendere l'atmosfera unica nel suo genere.
ORRIDO DI BOTRI (30 km)
L’Orrido di Botri, che dal 1971 e' sotto tutela ambientale, è una valle molto stretta, nata dall’azione erosiva dell’acqua. Data la poca insolazione delle pareti, la vegetazione ha avuto un’inversione altimetrica, cioè in basso vi sono delle piante che normalmente nascono a quote superiori, ed in alto piante come il leccio e l’orniello tipiche di quote più basse; inoltre sulle rocce sempre bagnate e umide possiamo notare la presenza di una pianta insettivora, la pinguicola che per nutrirsi cattura piccoli insetti attraverso le foglie.
La denominazione Orrido di Botri viene impropriamente data a due profonde fosse, contigue fra loro, percorse entrambe dal torrente Mariana. L’origine di questo spettacolare "canyon", le cui pareti rocciose hanno un andamento verticale, è da ricondursi a cause tettoniche, cioè a violenti sommovimenti degli strati rocciosi con conseguenti crolli e fratture capaci di incanalare le acque.
I giochi ed il rumore delle acque, la perpendicolarità dei serrai, la vegetazione, si uniscono in magica atmosfera con la luce del sole che filtra a spicchi dall’altopiano sovrastante sul quale spesso si vede volare l'aquila.
CAVE DI MARMO DI CARRARA (30 km)
Le cave di marmo si trovano sulle Alpi Apuane e sono sfruttate fin dal tempo dei romani per impieghi di ogni genere, dall'arte, all'architettura, agli oggetti più semplici. In passato blocchi di marmo venivano trasportati a valle con la tecnica della "lizzatura", attività svolta nell'antichità' dagli schiavi e dai condannati per gravi delitti. Nel rinascimento lo stesso Michelangelo venne personalmente a Carrara per scegliere la pietra per le sue opere. La pietra di Carrara e' famosa da secoli per le sue varietà di bianco e colorate. Le cave sono visitabili e rappresentano un ambiente unico e affascinante.
BARGA (15 km)
Le origini della
città di Barga si perdono nella storia e sembrano risalire a più di duemila anni fa; alcuni documenti attestano che nel IX secolo era già un feudo longobardo dotato di castello, circondato da mura con tre ingressi. Fu spesso contesa tra lucchesi e pisani nel XII e XIII secolo. Dal 1441 rimase poi di proprieta' di Firenze fino all'adesione al Piemonte nel 1859 e all'unita' d'Italia nel 1860.
Tra i monumenti più importanti: le mura che risalgono almeno al IX secolo, la
porta Reale o Manciana, il Duomo la cui parte più antica risale a prima del 1000 e quindi ampliato a più riprese nel XII, XIII e nel XVI secolo, alcuni palazzi e chiese rinascimentali, il teatro.
ALTRO
Nella valle ci sono attrattive turistiche di primissimo livello dal punto di vista naturalistico
(Parco naturale delle Alpi Apuane, Parco naturale dell’Orecchiella, Parco naturale dell’Appennino, Grotta del vento , Orrido di Botri, Cave di marmo di Carrara, Lago di Vagli, laghi artificiali, artistico (Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione, Barga, vari borghi e chiese medioevali, antichi paesi abbandonati), ricreativo (impianti sportivi, tennis, nuoto, golf, calcio, percorsi di trecking e mountain bike, maneggi, sentieri montani, centri di escursioni, canoa fluviale, parapendio, deltaplano, pesca, caccia, sci, equitazione), del divertimento (discoteche, bowling, pubs, sagre paesane), culturale (rappresentazione del Maggio, manifestazioni tradizionali, carnevale, mostre artistiche, lavorazioni artigianali) che rendono la valle ed i suoi straordinari abitanti una realtà unica nel suo genere, proiettata nel presente ma ben legata alle sue radici, offrendo al visitatore rari scorci di un passato che, solo qui, appare ancora immutato. Ulteriori più precise informazioni sugli orari, i periodi e le modalità di adesione saranno disponibili sul posto.